La Recinzione predilige la profondità di ancoraggio di almeno 70 centimetri dal piano di campagna, a garanzia della buona tenuta nel tempo dell’opera eseguita; il dado di fondazione in calcestruzzo gettato nel terreno, può infatti subire, se realizzato troppo superficialmente, movimenti dovuti alle condizioni variabili delle terre a seguito dell’alternarsi di siccità/piovosità, di movimenti di scivolamento della cotica vegetale superficiale, ecc.
La Recinzione utilizza uno spessore non inferiore ai 3 millimetri per i pali tubolari tondi o quadri e non inferiore a 5 millimetri per profili del tipo a T.
Questo permette una serie di vantaggi realizzativi:
- la maggiore durata nel tempo se in presenza di fenomeni di corrosione;
- la maggiore resistenza meccanica all’urto accidentale;
- la possibilità di sottoporre la rete a tesature ottimali, realizzando quindi un’opera molto apprezzabile dal punto di vista estetico, in virtù della maggiore resistenza flessionale dei profili dei pali.
I prodotti impiegati da La Recinzione sono sempre rifiniti superficialmente con un processo galvanico di zincatura forte a caldo sia per i pali che per le reti. Il processo galvanico di zincatura a caldo permette di avere uno spessore del rivestimento di zinco di gran lunga superiore a quanto previsto dalle Norme Europee. In particolare, le reti sottoposte a questo processo presentano rivestimento in zinco uniforme e fortemente ancorato evitando così fenomeni di screpolatura del rivestimento in fase di piegatura ed una maggiore durabilità del successivo rivestimento plastico.
La Recinzione esegue sempre un opportuno sopralluogo tecnico preliminare al fine di valutare le condizioni locali del sito di interevento, a garanzia della buona riuscita del lavoro finale e della adeguatezza dei materiali da proporre e delle soluzioni tecniche da adottare.